Pagine

E venne un giorno in cui l'aquila catturo' la lepre per portarla al suo nido .
La lepre stretta tra gli artigli del rapace si volto' e sorridendo disse : grazie per avermi portato cosi' in alto , senza di te non avrei mai potuto ammirare la maestosità' di questo panorama.

MONTE PALOSSO DA CONCESIO


Ultimo post dell' anno . Siamo a pochi passi dalla citta' che oggi e' particolarmente cupa e nebbiosa . Punto di partenza dell'esursione e' l' agriturismo " Alla griglia " di Bontempi in via Cadizzone a Concesio . Arrivati nello spiazzo si notano a sinistra i cartelli che indicano il Rifugio Colma , da dove rientreremo . Proseguendo diritti in leggera salita si entra nel 419 per S.Onofrio. Giunti ad un largo cancello in legno ( fontana ) lo si supera , al primo bivio si tiene la strada a sinistra e si comincia a salire a zig-zag su un largo sterrato .Giunti ad una pozza d'acqua si tiene ancora la sinistra , non di rado ci si imbatte in gruppi di cavalli e pony sparsi per questo tratto .    Si risale ancora , altro bivio ( roccie di fronte ) andare a sinistra , poi sempre su sterrato si giunge alla bianca casa Bontempi . Fin qui nessun segnale sul percorso , ma positivamente e' uscito il sole mentre sotto di noi un' ovatta di nebbia avvolge la valle.


Proseguendo , rasentando il recinto di casa Bontempi si arriva subito ad una posta di caccia . A sinistra c'é il sentiero che seguiremo al ritorno e a destra  , seguendo i segnali bianco- gialli e rosso-bianco del CAI , raggiungiamo la localita' Grassi dei carpini .  
                             

Dopo una breve discesa si riprende la salita fino ad incrociare un'altro sterrato . Sulla destra villa Renato ci indica il sentiero che passa alla sua sinistra . Proseguendo , su sentiero ben marcato , passando davanti ad una Santella con presepio si giunge ad un bivio che indica a destra l'ultima salita verso il Palosso . Giunti allo Stallone , riconoscibile dal muro a secco che attraversiamo , avremo ancora 20 minuti per la vetta.


Oggi il panorama ripaga i nostri sforzi , dopo una piacevole chiaccherata con una persona del posto riprendiamo la discesa. Allo Stallone seguiamo lo sterrato a sinistra che ci riporta a villa Renato . Da li stesso percorso fino al cartello a destra , gia incrociato all'andata , della sorgente . In mezz'ora andata e ritorno si puo' riempire la borraccia ad una buona fonte che scende dal Palosso. 
Subito al bivio incrociamo la vecchia latteria alpina , cose d'altri tempi .....


Ripreso il sentiero principale , dopo la variante facoltativa , si giunge alla posta di caccia vicino alla casa Bontempi . qui si scende diritti sulla colma del monte Verdura fino alla sua croce che vediamo gia in lontananza . Dopo poco siamo gia' al Rifugio Alpini di Concesio ( o Rifugio Colma ) . Riprendiamo il sentiero sotto il rifugio e seguiamo le indicazioni per S.Andrea , ci ritroveremo cosi' nel piazzale dell'agriturismo .
Come riferimento sui sentieri avremo sempre dei segnali fluorescenti rossi in uso nella gara notturna che sale al Palosso . 
P.S: le basi rotonde sulla cima del Palosso sono piazzuole d'artiglieria della 1° guerra mondiale . Vicino si puo' scorgere anche una cisterna per la raccolta dell'acqua e resti di trincee.

AUGURO UN BUON NATALE A TUTTI ! !


PARTENZA : CONCESIO AGRITURISMO " ALLA GRIGLIA" DI BONTEMPI MT.280
ARRIVO : MONTE PALOSSO MT.1158
GIRO COMPLETO : ORE 6.30 CON VARIANTE PER LA SORGENTE.
CARTA KOMPASS 106 LAGO D'ISEO-VALLE TROMPIA-FRANCIACORTA


AGRITURISMO : http://www.agriturismolagriglia.it















CAMMINANDO in VALGRIGNA

Il sentiero Bresciano di oggi e' una piacevole camminata in Val Camonica . Partendo da Esine e attraverso vari abitati si andra' a ripercorrere tracce di un antico passato rurale che il tempo sta sgretolando. Il sentiero e' denominato " Percorso Escursionistico di Fondovalle " è un tracciato ad anello tra sentieri e mulattiere e , visto l'esiguo dislivello , e 'adatto a tutti .



Il tracciato e' quello evidenziato in giallo nella carta e nel complesso supera i 15 Km e ci impegnera' per almeno 5 ore di marcia.
Si parte cosi da Esine , in Via Toselle  si puo ' parcheggiare nei pressi del parco giochi. Si prosegue verso le Poste e da qui si intravede gia il campanile della vicina Chiesa di Santa Maria Assunta . Stupendamente affrescata da Pietro da Cemmo e' una piccola Cappella Sistina , da visitare sicuramente. Da qui in poi seguiremo sempre i segnali VERDI per tutto il sentiero .


Si prosegue verso Berzo inferiore , localita' S. Lorenzo dove ci aspetta un'altra magnifica testimonianza di n'antica cultura e di un vivere ormai dimenticato . 
Tra le sue mura bisognerebbe restare da soli a meditare , ma non e' questo il momento giusto .


Avanti allora verso il piu' conosciuto Cristo Re . Tutti sicuramente passando sulla statale hanno ammirato la statua che ricorda il Cristo redentor di Rio de Janeiro . Per arrivarci una ripida salita , come una penitenza . Dopo una breve pausa al Santuario , appurato che la statua e' alta 10,30 mt , si prosegue e superato un cancello si scende alla statale.


Attraversata si va a destra e , alle prime indicazioni ,si taglia a sinistra verso Prestine ( sempre cartelli verdi ) . Si sale ora tra il bosco ( Cerreto ) seguendo il percorso vita , sentiero nr 4 poi nr 1 fino ad un cartellone indicativo del CAI Bienno. Qui si va a destra e si prosegue per i boschi , si lascia ad un certo punto il sentiero nr 1 che sale a sinistra e si prosegue diritti. Usciti dalla " selva oscura " , prima su una stretta traccia che affianca un muro a secco , poi attraversata la statale e si scende a Prestine.
Giungiamo  in paese all'altezza della Madonna del corno , interessante chiesa  abbellita da un volto dipinto al suo esterno. A questo punto noi ci siamo diretti a destra in discesa sulla vecchia mulattiera che scende diretta a Bienno , il sentiero integrale prosegue invece verso Prestine ( vedi cartina ).


Arrivati a Bienno nei pressi del cimitero si segue a sinistra Via Ponte Prada m si risale su asfalto  per un breve tratto e si oltrepassa un cancello ( aperto ) con tanto di citofono . Alla nostra destra il torrente Grigna che piu' avanti  attraverseremo  su comodo e panoramico ponte .
 Immersi per un tratto nel bosco scendiamo fino al ponte di Berzo , non lo attraversiamo ma costeggiamo su un largo sterrato che un mezz'ora ci porta ad Esine .Qui attraverso il paese ritorniamo all'auto.
Sembra contorto ma seguendo sempre i numerosi e visibili segnali verdi , le frecce della ValGrigna e avvalendosi dell' aiuto dei locali passeremo una piacevole giornata senza stancarsi troppo . 


PARTENZA : ESINE 286 MT.
GIRO COMPLETO 5,00 - 5,30 ORE
SENTIERO ESCURSIONISTICO DI FONDOVALLE .

http://www.montagnedivalgrigna.it/wp-content/uploads/2014/01/Sentiero-di-Fondovalle.pdf



















http://www.montagnedivalgrigna.it/wp-content/uploads/2014/01/Sentiero-di-Fondovalle.pdf

DALLA LOCALITA' MORTI DELLA SELVA A POLPENAZZE ( CAI 801 )


Rilassante passeggiata tra ulivi e vigneti della Valtenesi . Seguiremo il sentiero CAI 801 , curato dalla sezione di Desenzano . Il punto di partenza , localita' morti della selva , si raggiunge seguendo la provinciale 4  Bedizzole - Padenghe e in localita' Arzaga ( campi da golf ) sulla destra , indicazioni Drugolo si scorge la piccola Chiesa , qui si puo' parcheggiare. La chiesa e' stata ristrutturata grazie alla comunita' monastica Ortodossa . Il comune di Lonato informa : La chiesetta fu edificata nel perimetro di un lazzaretto, che fin dal 1445 raccolse  , come indica un mattone conservato al Museo Cristiano di Brescia , gli appestati di Drugolo e di Padenghe. Gli Averoldi poi adibirono il luogo a Cimitero degli appestati nei sec. XVI° e XVII°. Nel 1575 passò sotto la giurisdizione ecclesiastica della Parrocchia di Bedizzole. Nel 1723, sempre per intervento degli Averoldi, la chiesetta venne ricostruita nelle linee attuali. 
Ma partiamo , superando la provinciale , le indicazioni CAI , ottime e abbondanti , ci indicano Polpenazze a 2,50 .


Con un discreto passo si puo' fare anche in meno tempo , ma terremo come riferimento sempre queste tabelle . Il primo tratto e' su asfalto fino alla prima curva , a destra Palazzo Arzaga , poi si continua su sterrato . Si attraversa un maneggio e tenendo la sinistra su sentiero si transita davanti alla centrale ENEL . Attraversato l'asfalto si riprende il sentiero , sempre ben segnalato , e dopo poco si giunge all' Azienda agricola Pietra Cavalla ,  un bel maneggio nato da pochi anni in fase di sviluppo. 
Si prosegue giungendo alla piccola frazione di Castelletto ( Polpenazze ) , si tiene la via di sopra e poi via sorgente per scendere verso la provinciale . Qui i cartelli indicano la sinistra che seguiremo fino al monumento con cannone vicino alla Santella . 

Siamo ormai in Polpenazze ma non entriamo in paese , al monumento si va a sinistra , un cartello indica  " Giro del lago Lucone ".  Altri catelli su paline  , piu' avanti indicano il sito archeologico a destra . In effetti il Lago e' ormai bonificato ma il luogo resta comunque interessante a livello naturalistico.


 Giunti in una piana si vede in lontananza la tenda degli scavi archeologici dove si possono vedere resti di palafitte . Il sentiero da seguire e' invece a sinistra sul largo sterrato che aggira in meno di un'ora tutta la piana in senso orario fino alla Chiesa di San Pietro in Polpenazze.
Seguendo poi i segnali della ciclabile per Lonato si ritorna al monumento e relativa Santella . Da qui si riprende il sentiero dell'andata che ci riporta all'auto.
Non dimentichiamo una visita al vicino Castello di Drugolo , dai Morti della selva su sterrato i 15/20 minuti ( cartelli ) si puo' vedere una rarita' per conservazione . 



PARTENZA : LOCALITA' MORTI DELLA SELVA .
PERCORSO COMPLETO CON GIRO DEL LAGO LUCONE 6,00
SENTIERO CAI 801
CARTA DA SENTIERI CAI SEZ.DESENZANO



GRAZIE A : CAI Sezione di Desenzano del Garda




P.S.VOTATE IL SONDAGGIO A FIANCO...GRAZIE





BOCCHETTE DI VAL MASSA

Dopo un'estate umida come poche ci ritroviamo a fine settembre a camminare sotto un pallido sole primaverile . L'escursione odierna ci portera' a quota 2500 metri , qui
si conservano intatte le piu' grandi fortificazioni militari antecedenti la prima Guerra mondiale . Intatte anche perche' qui non si sparo' nemmeno un colpo , visto che l'avanposto di confine fu spostato in zona Tonale e Adamello .
Ma la storia e' scritta sui libri , noi siamo qui per camminare.
La localita' di partenza e' S.Apollonia ,si raggiunge da Ponte di Legno seguendo le indicazioni per il Gavia .Qui all'altezza della piccola fonte , attraversato il ponte sul Frigidolfo , si sale seguendo le indicazioni del sentiero  54 . Un piacevole sentiero in costante salita ci porta alla  malga Somalbosco , Superata si prosegue  su un bel marcato sentiero fino alla piana dove si trova la malga Prisigai a quota 2159 mt.Di fronte spazia ( oggi !) un immenso panorama dalla riconoscibile cima Presanella al piu' vicino Adamello e cima Plem .
Alle spalle della malga il sentiero sale ancora verso sinistra , e dopo poco si incrocio il sentiero 55 che sara' la via del ritono. 
Si cominciano a vedere i primi lavori di pavimentazione fatta cent'anni fa' ma ancora in perfette condizioni e sullo sfondo si puo' gia'  riconoscere la muraglia a  secco delle fortificazioni .
Giunti in prossimita' delle Bocchette a quota 2499 mt.  le costeggiamo andando a sinistra  verso l'imponente piramide del Coleazzo . A destra ( foto ) la Cima Bleis . Risalendo su una moderata scalinata ce le studiamo tutte . Il pensiero ci porta alle condizioni di vita di quei poveri ragazzi che veramente si sono spaccati la schiena  Altro che generali ! Pausa pranzo e poi giu' fino al primo bivio , da qui scendiamo a destra seguendo le indicazioni del 55 e 3A per Chigolo.
Il sentiero dapprima stretto si allarga fino a diventare carrabile , la direzione e' Cane' sempre se si ha un mezzo di recupero per tornare a S.apollonia , da dove sia partiti.
Che dire , impressionante quanto inutile lavoro , come tanti sui nostri monti . Oggi impensabile tutto questo , eppure ne andiamo orgogliosi e un po' tutto questo ci emoziona . 

PARTENZA : S.APOLLONIA METRI.1580
ARRIVO :BOCCHETTE DI VAL MASSA MT.2499
RITORNO :CANE' METRI .1480
SALITA 3,30 - DISCESA 2,30
SENTIERI 54-55-3A
CARTA KOMPASS 71 : ADAMELLO E PRESANELLA

P.S: Le foto non rendono mai quanto la realta' del posto .
        Il silenzio non si puo' fotografare , 



P.S.VOTATE IL SONDAGGIO A FIANCO...GRAZIE

DA S.MICHELE AL RIFUGIO PIRLO

Come spesso e' accaduto quest'estate l'acqua ha fatto da cornice per buona parte dell'escursione . Comunque sia : almeno al ritorno non ha piovuto .
Interessante questa camminata tra i boschi Gardesani , stupendi polmoni da salvaguardare . Il percorso di oggi e' ad anello , sono i miei preferiti ,  il punto di partenza e' la localita' S.Michele . Il piccolo abitato e' adagiato alla partenza della valle di Sur , per raggiungerlo da Gardone Riviera si sale a sinistra ( indicazioni ) e si deve raggiungere l'Hotel Colomer .
Da qui il nostro sentiero d'andata sale alla sinistra dell'albergo , quello di ritorno scenderà' dalla sua destra ( via val di sur ). Si parte dapprima su asfalto poi su sterrato  . Il primo tratto e' percorribile anche in auto fino alla località' Verghere . Risaliamo adesso il bosco che si fa' sempre più' fitto , alla nostra sinistra scorre , quest'anno piu' impetuoso del solito , il torrente Barbarano .
Le piogge di quest'estate hanno gravato non poco sui sentieri , l'acqua in diversi punti li attraversa come un torrente e questo rende li rende particolarmente viscidi  e il passo diventa instabile ( prendete nota ! )
Si sale guadando il torrente Barbarano diverse volte fino alla localita' Gemelle . Li vicino una malga , o meglio quello che resta , ci pone domande ... ma come si poteva vivere in si tale desolazione ?
E sali .. e sali dopo vari tornanti si esce dal fitto bosco e davanti a noi un po' di prati. Sono quelli che in breve ci portano al Passo Spino.
                   
Seguendo il largo sterrato a sinistra arriviamo in poco tempo al Rifugio Pirlo .
Il Rifugio e' in gestione all'Operazione Mato Grosso ( http://www.rifugi-omg.org/ ) i gestori ci hanno accolto con una simpatia e cordialità' che si sta un po' perdendo in altre strutture simili. 
Dopo la pausa pranzo ...miracolo ..non piove più'. La discesa in effetti si effettua senz'acqua , e il sole ci ricorda che oggi e' il 3 settembre .
Si ritorna alla casa del passo e costeggiando la malga museo (chiusa) si scende dal sentiero nr. 8 .    Piu' che scendere e' un saliscendi per il primo tratto . Poi su sterrato si arriva ad un bivio con cartelli CAI non molto chiari  . Si puo' comunque andare a sinistra o deviare a destra oltrepassando una staccionata in legno che ci inoltra tra poste di caccia e roccoli . Preferiamo la destra e su uno stretto sentiero giungiamo al roccolo De Fraole , il panorama sul lago ci lascia attoniti . 
Dopo esserci ripresi ....si riparte in forte discesa entrando nel sottobosco per poi uscire all'altezza del Casi' dell'oser , una graziosa casetta affacciata sul prato. Da qui dopo poco si arriva allo sterrato , che abbiamo lasciato al bivio con lo steccato  e che seguiremo fino alla fine . Ad un certo punto si fara' asfalto e qui terremo la destra fino a riveder l'Hotel Colomber .
Giornata perfetta , peccato per la solita pioggia che ci sta perseguitando ...ma ..Vuolsi cosi' cola' dove si puote ciò' che si vuole , e più' non dimandare .

PARTENZA : S.MICHELE  HOTEL COLOMBER MT.400
ARRIVO:  RIFUGIO PIRLO MT.1165
ANDATA : ORE 2.30
RITORNO: ORE 2.00
SENTIERI 1-8 
CARTA KOMPASS : PARCO ALTO GARDA BRESCIANO 694


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MONTE MADDALENA SENTIERI 2-1

Sono questi i sentieri più panoramici del nostro monte bresciano ,  guardano a sud verso la pianura padana e ad est verso il Lago di Garda .
Lasciata l'auto nel parcheggio di fronte la Parrocchia in Viale della Rimembranza si prosegue verso il centro del paese e si devia alla  prima a sinistra  ( VIA XXVIII MARZO 1849 ) . Avanti 100 metri si sale a sinistra in via Trinale ( vedi foto ). Il nostro itinerario parte subito in forte salita , ci addentriamo attraverso le ultime case e superato un boschetto saliamo tutta la dorsale del Trinale ( o Triinale ) fino ad un ometto votivo che ci indica la direzione da seguire . Si incrocia il sentiero 12 che scende a sinistra verso Viale Bornata ma si prosegue diritto .
Sembra che la costante di oggi sia la salita , ma non preoccupiamoci tra poco incrociamo il sentiero nr 4 , da li in poi per un buon tratto prenderemo fiato . 
Giunti a questa segnaletica teniamo la destra , sempre sentiero nr 2 , e tagliamo da ovest ad est tutta la costa della Val Carobbio che vediamo sotto di noi Proseguendo transitiamo nei pressi di un pozza d'acqua , pozza Zezia , e i piano giungiamo fino ad una serie ci cartelli arriviamo ad incrociare il sentiero numero 1 
A questo punto a sinistra in 15-20 minuti si sale alla Chiesa a destra si scende verso la Val Carobbio .
Alle nostre spalle le falesie di arrampicata , sotto di noi Sant'Eufemia e la pianura. 
Avanti in discesa per un primo tratto seguendo il crinale del Monte Mascheda , poi qualche strappo in salita per tenere sempre la cresta e tra lastre di calcare e pietre si scende in paese .
Caratteristico l'ultimo tratto su calcare , un percorso inusuale e impegnativo , che affianca anche diverse grotte . 
L'ultimo tratto scende nel bosco verso l'area picnic del Gruppo antincendio della Val Carobbio e giunge in Via Noventa . Da qui tenendo la destra si raggiunge abbastanza agilmente , tra le vie del paese , il punto di partenza .

PARTENZA : S.EUFEMIA MT.150
ARRIVO : MONTE MADDALENA MT.804
ANDATA :  ORE 2,10  
RITORNO : ORE 1,30

SENTIERI 2-1

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MONTE TRE CORNELLI mt. 878

Siamo nel comune di Gavardo , in lontananza si distingue un monte a tre gobbe con una Croce imponente , e' il Tre Cornelli , ed e' li che arriveremo oggi.
Il punto di partenza e' l'Agriturismo S.Carlo , lo si raggiunge seguendo tutta Via Fornaci e al bivio che a destra segna Via Marzatica tenere la sinistra e dopo poco parcheggiare . Zaino , scarponi e via diritti per 10 metri dopo l'agriturismo poi a destra ( cartello 502 ). Dopo 50 metri andare a destra e attraversare il prato .
Le indicazione sono ottime , superato un boschetto si giunge all'asfalto che in breve ci  condurra' fino a Marzatica (mt.321) . Qui superate le case al bivio con Crocefisso si devia a sinistra e si sale a zigzag fino alla cascina Strubiana . Un cartello ci indica la destra ,dopo poco si devia a sinistra nel bosco ( poco visibile ) poi salendo ai prossimi due bivi si tiene la destra (segnali evidenti) e superato un capanno si arriva all'asfalto.
Adesso nel bosco su asfalto, tenendo la sinistra prima e poi la destra , si passa nell'area picnic e si giunge alla Chiesa degli Alpini . Appena piu' avanti si giunge ad un crocevia , a destra e sinistra il 501 , diritti il 502 che prosegue per la localita' Piazza Sovino . Noi andiamo a sinistra verso il Fienile del monte Tesio .
Si prosegue passando per un'apertura nella staccionata e si comincia a salire , senza problemi di smarrirsi , fino a raggiungere in una mezz'ora la Croce della Cima centrale dei Tre Cornelli .La vegetazione ci impedisce la vista , peccato .
Riprendiamo in discesa fino ad un pianoro con una casetta  , proseguiamo e dopo  una sbarra arriviamo vicino alla localita' Piazza di Sovino . 
Al bivio (cartelli ) andiamo a sinistra sul 502 poi all' altro bivio teniamo la destra seguendo il  503-502 .   In discesa giungiamo ad un'altra casetta in legno , qui  a sinistra scendiamo sullo sterrato sotto e tenendo la destra ,sempre in discesa su calcare , raggiungiamo la casa Piovanelli . Da qui segniamo il 502 sullo sterrato in piano e dopo un lungo tratto panoramico arriviamo alla loc.Pra di Bogno superiore Giunti all'asfalto guardando a destra si vedono a 10 metri i cartelli per proseguire , si scende nel bosco fino a Pra di Bogno inferiore , qui ripreso in discesa l'asfalto si arriva ad un grande Crocefisso sulla destra .
Si passa il cancello verde , si risale su sterrato tra case immerse nel bosco e 50 metri dopo l'ultima si devia a sinistra ( attenzione). Il percorso tratteggiato in caso non trovate il bivio vi riporta al sentiero iniziale.
Ma proseguendo nella direzione giusta alla seconda deviazione a sinistra si segue un ripido sentiero , poi ad un altro bivio si prende ancora a sinistra e via cosi per un bel tratto su calcare . Facciamo attenzione se e' bagnato .
E cosi arriviamo a Marzatica costeggiando un muro merlato come un antico castello , da qui in poi la conosciamo e in breve siamo gia' alla macchina.
Un bel percorso , ben segnalato grazie al CAI di Gavardo , non molto conosciuto ma da farsi . Nel caso non sia stato chiaro trovate sul loro sito ( CAI Gavardo ) spiegazioni piu' dettagliate. Alla prossima .

PARTENZA : GAVARDO LOCALITA' S.CARLO MT.240
ARRIVO : MONTE TRE CORNELLI MT.878
GIRO COMPLETO : 5 ORE
CARTA KOMPASS : LAGO D'ISEO-VALTROMPIA-FRANCIACORTA 106

http://www.caigavardo.it/sentieri/sentieri.html




LUMEZZANE SENTIERI 368 e 3V

Oggi 1°Maggio , splendida giornata dopo qualche giorno di pioggia , ci portiamo a Lumezzane . Un giro ad anello ci permette di aggirare la cima del Monte Ladino e di godere di un panorama che spazia  fino agli Appennini . Partiamo dalla frazione Sant'Apollonio , l'ultima se si proviene da Sarezzo , e precisamente da Via Pasotti Astorre dove parcheggiamo.    Siamo in localita' Ver , da qui' si sale seguendo le indicazioni CAI del sentiero 368 . 
Si inizia su asfalto in forte salita fino al primo bivio (Cocca Matteo ) dove teniamo al destra , a breve affiancando una recinzione proseguiamo su sentiero e in 35/40 minuti raggiungiamo la localita' Storto .Qui troviamo una  pozza d'acqua abitata da piccoli pesci rossi e alcune case . Proseguiamo in piano nel bosco per il primo tratto poi in leggera salita raggiungiamo la cascina Marelli ( in localita' Susso ) e  dopo aver attraversato un paio di cancelli , da tenere poi chiusi , giungiamo nei pressi della Cascina del Bologna.
Sotto di noi la Val Gobbia , limpidamente visibile , da' l'impressione che non ci sia smog ..forse perche' e' il 1° Maggio?! Ma proseguiamo , raggiungendo il largo sterrato dove teniamo da destra in direzione Malga Artecle dopo un'ora e mezza di cammino .
Risalendo ancora , adesso su asfalto , sul sentiero 363 ci portiamo sotto il Sonclino , ma tenendo l'asfalto proseguiamo diritti . 
A lato della strada in localita' Casello dalle case si sente gia' un lieve aroma di grigliata , si prosegue con un leggero languore fino alle Poffe de Uciu' e  sempre su sterrato , passando a destra della Santella , si raggiunge la localita' Passate brutte .Qui il 3V si divide , a destra sale la variante alta ( per esperti ) a sinistra scenda la vr. bassa .Seguiremo questa che ci porta prima in  discesa e poi in salita alla Brocca .
Ammiriamo sul percorso davanti a noi tutte cime di Lodrino ( visibile il Rifugio Nasego ) e dietro le piu' innevate della Valtrompia . Verso il basso scorgiamo la valle di Alone .
Giunti in localita' Brocca si abbandonano i colori del 3 V e si segue lo strerrato che zigzagando scende a Lumezzane. Dopo un 20/25 minuti diventera' cemento e verso la fine , dopo aver attraversato un cancello , diventera' asfalto.Raggiunta la statale presso la Cava si tiene la destra e in un quarto d'ora si arriva all'auto.
Nonostante i tratti di asfalto e' sicuramente un percorso piacevole e adatto a tutti , ottima la segnaletica Cai .

PARTENZA : LUMEZZANE LOCALITA' VER MT.650
GIRO COMPLETO : 4,30 ORE
CARTA KOMPASS 0106 : VALTROMPIA 

www.cailumezzane.it





LE FUCINE DI CASTO ..DOVE UN TEMPO REGNAVA LA PACE ...

Oggi dopo una mattina movimentata , cercando di salire al Sonclino da Alone , nel rientrare mi sono fermato per una breve sosta dove e' stato creato , quello che qualcuno ha definito , il parco delle Fucine .
Siamo a Casto , in Valle Sabbia , qui qualche anno fa' si penso' di attrezzare le parete delle falesie della zona con corde fisse e vari passaggi aerei .
Prima di tutto cio' gli alpini di zona , se non ricordo male , crearono con maestria un passaggio tra il rio Pisol ( o Pissotto ) fatto di ponti e sentieri fino al grazioso Rifugio Paradiso.
Cosi' era , grazioso , silenzioso , davvero un paradiso.
Parcheggiata l'auto al cartello Parco delle Fucine sento una musica e solo dopo capisco che viene da un chioschetto il legno a sinistra della Corna Zana.
Cavi in acciaio in posa aerea dappertutto , tipo stendi-biancheria , musica da festa dell'Unita' , sbancamenti e non ci credo !! erba finta!  Siamo nei boschi e mi usano un tappeto di erba finta sopra una roccia !
Laghetti artificiali tipo Gardaland , sabbia e ghiaia ovunque , e la mia paura e' che questo E' SOLO L'INIZIO!!! FERMATELI. Ma chi puo' aver dato questi permessi ? Il comune  o la comunita' montana ? Si sfrutta un' area pubblica o e' una zona privata ? 
Leggo una recensione raccolta nel Web: 
Bellissimo, come trascorrere una splendida giornata con la famiglia e soprattutto come si sono divertiti i ragazzi. I sentieri sono ben segnati, tutto pulito in ordine, la spiagetta con il laghetto è la ciliegina sulla torta. Bravi
Ma BRAVI cosa !!!! Hanno dilaniato un torrente , un bosco , la roccia , fra qualche anno qui sara' tutto asfaltato ! Ci saranno anche le bancarelle e i cinesi ( senza offesa per loro ) con caschi e imbraghi in offerta !
Pur di avere un introito non si rispetta niente. E non venite a dire che per mantenere le ferrate costa , ma chi vi ha detto di trapanare tutta questa roccia .
Madre Natura sicuramente Vi guarda e vi giudica , che vergogna ..................

P.S: Solitamente non faccio polemiche  ma mi occupo solo di sentieri , ed in effetti qui un tempo esisteva un sentiero .   
Ci sono gruppi di volontari che si fanno un " Mazzo Tanto " per tenerli  in ordine .
E Questi   passano con le ruspe , spianano , gettano cemento , sbancano e nessuno li ferma . 
Ma ci sara' qualcuno che sa ', mandatemi un messaggio , un commento.


PASSO DI COCCA BASSA mt.1020

Punto di partenza del sentiero di oggi e' Idro , non mi soffermo sul come arrivare al via mi sembra troppo banale. Come già detto , ma e' cosi che si deve operare , grazie al GRUPPO SENTIERI  DI IDRO perché segnalati cosi ne troviamo pochi .
Lasciata l'auto nel parcheggio della Pieve Vecchia , praticamente entrando in Idro e' il piccolo parcheggio della Chiesa , attraversiamo la statale e di fronte al Bar caffetteria Ferremi parte il nostro sentiero (457/ 458 ). Su un primo tratto cemento poi sterrato si sale a zigzag attraverso un boschetto fino ad una posta di caccia .
Da qui si risale e , con una leggera deviazione a destra ,si arriva  alla croce del Dosso Sassello . Punto panoramico a 360° , del tipo .. " mamma mia !!" ...
Da qui si scende su traccia , che comunque e' sempre visibile , e  dopo 1,30 ore di cammino si raggiunge il Passo di Costa Verde a 922 metri. Da qui a destra si stacca il sentiero che scende ai Tre Capitelli (fraz. di Idro ) nel caso volessimo interrompere il giro  questo e' il punto piu' indicato.
A sinistra, le nostre piccole Dolomiti , caratteristico blocco di guglie che ricorda le pareti rocciose delle Dolomiti .  Dal Passo dopo una breve discesa inizia in tratto piu' impegnativo per qualche passaggio non troppo banale. Mettiamo via i bastoncini al primo camino da risalire , meglio tenere le mani libere .
Dopo un secondo camino e altri tratti su roccette , comunque facili , rivediamo davanti a noi l'Idro , a questo punto si puo' riutilizzare i bastoni . Un filo spinato sulla destra ci indica la direttrice da seguire e proseguendo sulla dorsale del Monte Paghera raggiungiamo in 2,20  un altro bivio che indica a destra Anfo e Santa Petronilla . Proseguiamo diritti ( 435 per Cocca bassa ) e subito dopo la posta di caccia , al bivio , teniamo la destra senza risalire il crinale , dove la traccia e' evidente. Dopo 20 minuti rilassanti arriviamo al Passo di Cocca bassa , a destra si vede la strada che da Anfo sale al Maniva , a sinistra si intravede già la Valle di Canale da dove scenderemo noi .
Seguiamo il sentiero 435 che indica Malga Malmentere e dopo circa 20 minuti in leggera discesa si giunge allo sterrato che a sinistra ci riporterà' a Idro . A destra con una deviazione di 10 minuti arriviamo alla Malga , o meglio a quello che ne resta . Eppure qui un tempo si viveva una vita , c'e' una stalla , un fienile e una casa , fra pochi anni resterà' solo un ricordo .
Ritornando sui nostri passi scendiamo la Valle di Canale sul largo strerrato , che comunque non sara' monotono , e in un' ora e 20' raggiungiamo la statale all'uscita di Lavenone.
Ancora 20 minuti su asfalto e ci ritroviamo all' auto. Facciamo attenzione a questo ultimo tratto , e' molto pericoloso : qui e' pieno di umani al volante !!!

PARTENZA : IDRO MT.373
ARRIVO : PASSO DI COCCA BASSA MT.1020
GIRO COMPLETO : 5 ORE.
SENTIERI : 457-458-435-438
CARTA KOMPASS 103 : LE TRE VALLI BRESCIANE




MONTE STINO mt.1466


Con grande ammirazione ringrazio il GRUPPO SENTIERI ATTREZZATI DI IDRO 95 che da piu' di vent'anni cura la manutenzione dei vari camminamenti , tenuti come pochi.  Dal 1993 , dove tutto ebbe inizio , con un durissimo lavoro ( GRATUITO ) il gruppo pianifica , ripulisce e attrezza tutti  i sentieri sulle sponde del Lago di Idro . 
Tra i tanti ho scelto il monte Stino , panoramico e storico nello stesso tempo . Per raggiungere il punto di partenza , una volta arrivati a Idro si seguono le indicazioni per Vesta , ultima frazione sulla sponda destra del lago. Dopo le due gallerie , che collegano Idro a Vesta , si vedono sulla destra una serie di cartelli che indicano il nostro percorso .
Si parcheggia poco piu' avanti e si parte . Il primo tratto su cemento non ci deve trarre in inganno ed infatti dopo qualche tornante si devia a destra nel bosco . Da qui in poi non toccheremo piu' asfalto ne cemento .
Risaliamo zigzagando , dietro bel visibile sull'altra sponda la Rocca d'Anfo . 
La salita e' continua ma ben distribuita sui vari tornanti , diventa perciò'  piacevole voltarsi a godersi il panorama sul lago .
 
Passato il primo bivio , dove a destra scenderemo poi da Mandoal , teniamo la sinistra. Anche al secondo bivio in località' Piazza si tiene la sinistra e si prosegue verso il Monte Stino.
Il panorama piu' saliamo piu' diventa affascinante e sempre zigzagando , adesso sull'ultima neve , raggiungiamo la cima a metri 1466 ( ore 3.10) . Che dire ... mi mancano le parole , il luogo trasmette con i pochi reperti rimasti , il Museo e' stato spostato a Capovalle , un modo di vivere ormai cosi' lontano dai giorni nostri .
Tra le varie postazioni  , le trincee e  i camminamenti  sento  ancora le voci dei ragazzi , dei fanti e artiglieri stanziati su queste cime . Ma la fantasia si oscura , si torna alla realtà' , e si ricomincia il cammino .
A ritroso si riscende fino al bivio di Piazza , si prende a sinistra verso Mandoal e con un rilassante saliscendi si raggiunge la localita' il meno di un ora ( 1.40 dal monte Stino ) . Appena prima dell' area picnic devia a destra ( cartelli ) il sentiero 455 che seguiremo fino alla fine.
La discesa e' piu' impervia dei previsto , ripida e sconnessa mette a dura prova le ginocchia , comunque dopo una buona mezzora di saltelli si riduce il dislivello e si riprende il sentiero 454 dell' andata.
Sentiero 10 , segnaletica 10 , panorama 10 . ....fatica .....


A volte salendo mi chiedo : ma chi me lo fa fare ! Poi una volta in cima , rilassato ad ammirare il panorama capisco perché' l'ho fatto .. e ne sono fiero !

PARTENZA : VESTA loc. BONARDI MT.383
ARRIVO : MONTE STINO MT. 1466
TEMPO : 3,00 ANDATA + 2,20
SENTIERI : 454-456-455
CARTA KOMPASS 103 : LE TRE VALLI BRESCIANE.

PER IL MUSEO DI CAPOVALLE : 
APERTO TUTTO LE DOMENICHE DI GIUGNO-LUGLIO-AGOSTO












... ciaspolata a MALGA COLEAZZO

Oggi l'escursione ci porta in Alta Valle Camonica , precisamente a Cane' . La temperatura e' rientrata nella norma invernale e le previsioni danno neve , già' caduta anche nei giorni scorsi . Una volta parcheggiata l'auto all'inizio del piccolo abitato lo si attraversa e in prossimità' della Chiesa si segue la strada bassa alla sua destra che ci porta in breve al sentiero 65 . 


Da qui all' altezza di un torrente la prima neve ci invita a calzare le ciaspole. Da qui' in poi ci immergiamo nel candido e solitario mondo montano . L'aria si fa un po piu' rarefatta , si sale pian piano e si prende quota. Al primo bivio alcuni cartelli indicano a destra Malga Coleazzo ( sentiero 3 ), a sinistra si va verso la stupenda Val Cane' . 
Proseguiamo in rigorosa  fila indiana , questo ci aiuta a tenere il passo .


Comincia a nevicare , fa anche freddo , e pensare che 2 settimane prima ero in maniche corte al Dos dei Cembri..... Si giunge al piccolo agglomerato di Chigolo  a quota 1806 , si prosegue e qui si cambia pendenza per l'ultimo strappo .


Giunti cosi alla Malga Coleazzo ci riposiamo un attimo , la malga e' aperta , e dopo un furtivo pasto il gelo ci obbliga a ripartire alla svelta. L'effetto Freezer all'interno ci ha abbassato la temperatura corporea di qualche grado , mani e piedi ne risentono sul primo tratto del ritorno . Cosi' per riscaldarci un poco  si riparte in discesa a tutta birra , sempre per il medesimo itinerario 


Stupendo itinerario , peccato per cattivo il tempo che non ci ha permesso di ammirare le cime circostanti , tra le quali di fronte la cima Adamello . Fattibile anche in altre stagioni , da rifare sicuramente !!



PARTENZA : CANE' MT.1477 
ARRIVO : MALGA COLEAZZO MT.2240
TEMPO : 2,40 ANDATA + 1,50 RITORNO
SENTIERI 65 -3
CARTA KOMPASS 71 ADAMELLO E PRESANELLA




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