Pagine

E venne un giorno in cui l'aquila catturo' la lepre per portarla al suo nido .
La lepre stretta tra gli artigli del rapace si volto' e sorridendo disse : grazie per avermi portato cosi' in alto , senza di te non avrei mai potuto ammirare la maestosità' di questo panorama.

ERBANNO-CROCE DI S.VALENTINO


Sentiero ad anello abbastanza impegnativo vuoi per il dislivello , che dai 243 mt. di Erbanno ci portano ai 1570 della Croce di S.Valentino , vuoi per le ore di marcia.
Ritornando ad Erbanno , si raggiunge l'abitato della Val Camonica seguendo le indicazioni per Darfo-Boario . Ormai con la tecnologia dei navigatori la parte di avvicinamento in auto e' la meno preoccupante. Giunti in paese parcheggiare tenendo come riferimento il paese vecchio e salire verso via G.Rossini , giunti ad un parcheggino a destra deviare in quella direzione e  i segnali bianco-rossi del sentiero segnato 155 ci indicheranno il sentiero .
Sulle mappe Kompass e' segnato come sentiero 154 , anche la parte in salita , ma facendo fede ai segnati  CAI  vado avanti .    Dopo 40 minuti di marcia in forte salita raggiungo il Santuario di S. Valentino ( quota 663 mt. ) , breve sosta per riprender fiato , qualche foto e via.
Si riprende il cammino, aggirato il santuario un'indicazione su un masso indica Mine , il sentiero e' piu'devastato ma lo seguo ... sempre in  salita. Arrivando ad un bivio ( diritto Lavelli ) deviamo a destra sempre verso la malga Mine e risaliamo un boschetto fino ad alcune corde fisse che ci aiutano in alcuni passaggi che meritano attenzione. Risalendo tra roccette si arriva , dopo aver superato un cartello con indicazione M.Altissimo , al bivio dove a destra si va' alla Malga Mine. Si prosegue diritto seguendo il sentiero 155 tagliando trasversalmente i prati delle Segable ( non so dire di piu ) .
Giornata splendida , e splendido il panorama verso il lago d 'Iseo . Siamo già' abbastanza alti , 1400 mt. , questo lungo traverso , dove la traccia del sentiero e' poco visibile , ci lascia riprender fiato . Il segnali a volte e' solo rosso .. finito il bianco? .... , a destra  le scoscese rocce del Dosso di Campolungo ci danno la direzione di marcia . E cosi' dopo 3,30 h. di marcia sostenuta ( 4 h per i cartelli ) si giunge alla sospirata Croce .

La vista a 360° lascia la bocca aperta , non si puo' commentare in una giornata come questa . Dopo una breve pausa panino , qui non ci sono punti di ristoro , si ritorna a sentiero e si prosegue fino al cartello , gia' visibile dalla Croce , che indica Gorzone a 2,20 h . Subito si va' in ripida discesa , facendo attenzione ai pochi segnali su ometti , e si tiene come riferimento davanti a noi il Monte Pora ( tralicci sulla sommita' ) . giunti ad un cartello CAI si devia a destra e si giunge ad an gruppo di  case-fienili , si passa tra due abbandonate e si giunge ad un pezzo di strada cementata . Anche qui i cartelli CAI indicano una deviazione a sinistra nel bosco. Da qui' i segnali sono spessi e il sentiero ben marcato. Si scende cosi' , ginocchia in bocca , fino a alcune casette in legno in localita' Plagna de Busnel e dopo poco al largo pianoro del prato di Gorzone ( 790 mt ). Da qui senza difficolta' si arriva in paese e seguendo le indicazioni del 154 si ritorna su asfalto verso l'auto a Erbanno.

PARTENZA : ERBANNO MT.243
ARRIVO : CROCE MT.1570
GIRO COMPLETO 7,00 ORE 
CARTA KOMPASS : LE TRE VALLI BRESCIANE NR 103
SENTIERI 154-155


                                   

BOGLIACO - DIGA DI VALVESTINO

La cartina non rende merito alla nostra gita ma serve per riprodurre l'itinerario percorso . Da Bogliaco , sul Garda  , si inizia il tragitto . Appena superato il cartello del paese si puo' parcheggiare nell' area a destra , proseguendo sulla statale dopo la curva a destra si sale sulla strada ciottolata a sinistra sul sentiero 41 , dei cartelli bianchi indicano Campolivo-Fornico-Vicovetere. In salita si raggiunge una scalitata che porta a un piazzale con due Chiese . Proseguendo si devia a sinistra seguendo le indicazioni per l' agriturismo Oliveto e in breve si raggiunge il piccolo borgo di Fornico. Attraversato diritto il centro passando sotto un volto ( a destra indicazioni per la bassa via del Garda ) si prosegue per Sostaga e dopo poco ci si immette nel sentiero boschivo che sale fino a Navazzo .
La giornata e' splendida e il panorama e' magnifico , davanti a noi il Pizzocolo con una spolveratina di neve scesa nei giorni scorsi. Usciti dal bosco in prossimita' di Navazzo si sale su strada asfaltata e si devia a destra verso la Chiesa dell'oratorio e il campo da calcio su Via del travaglio. Scesi dall'altra parte  si punta verso la provinciale e raggiunta si va a destra . Dopo circa 100 mt. circa si risale a sinistra la cementata Via della Quiete e si arriva all'abitato di Formaga , lo si attraversa e tenendo la sinistra si seguono le indicazioni per Vertenaghe , dopo poco lasciamo la strada cenentata che sale a destra e tenendo il sentiero a sinistra saliamo alla Bocchetta di Dusina ( mt.701 ) .
Qui il sentiero si dirama , a destra si puo' salire al Monte Tarele ( mt.915 ) e dritto in forte discesa si punta verso Valvestino . In 15-20 minuti si giunge all'imponente diga e al lago artificiale che forma.
Al primo slargo sulla statale ( cartelli indicatori in legno ) si devia a destra sul sentiero cementato che costeggia il Casello Vecchio , qui sul muso vecchi segnali indicano il sentiero 42. Si risale , si oltrepassa un cancello in legno ( tenerlo chiuso ) , si devia al primo bivio a sinistra e aggirato un vecchio fienile si punta verso destra . Ora si risale un prato e si passa tra due fienili ( Martinel ) , qui il sentiero diventa piu' nitido ( anche qui cancello ) e dopo mezz'ora di cammino si giunge alla strada asfaltata che a sinistra sale a Costa. Noi scendiamo a destra e la seguiamo fino a raggiungere Via Volta a destra. Si ritorna cosi' a Formaga .
Superato il borgo si ritorna sulla provinciale a Navazzo , ora deviando a sinistra e superato il camping Giglio si scende su Via Bernac fino ad incrociare il sentiero 19 della Bassa via del Garda . 
Il sentiero ci accompagna fino a Fornico , da qui in poi e' lo stesso sentiero del mattino che ci riporta fino a Bogliaco. Nel caso si voglia ridurre il tragitto si può' salire in auto fino a Navazzo e percorrere solo la meta' alta del sentiero .

PARTENZA : BOGLIACO 
GIRO COMPLETO 6,00 - 6,30 
DISLIVELLO TOTALE 1100 mt - KM 23,00
CARTA KOMPASS : PARCO ALTA GARDA NR 694 
SENTIERI 41-42-19






MADONNA DELLA CERIOLA

Chissà'  quante volte , passando davanti a Montisola  , abbiamo volto lo sguardo  verso  il Santuario che domina dalla cima .
Quel Santuario e' la Madonna della ceriola ( o della candelora ).
Approfittando della bella giornata , nonostante siamo in novembre , parto per il giro completo dell'isola.
Si traghetta da Sale Marasino che e' sulla sponda bresciana del Lago d' Iseo .
Il battello passa ogni 15/20 minuti ed e' sia economico ( 3,60 andata-ritorno ) che veloce . Una volta arrivati al piccolo borgo di Carzano saliamo diritti la scalinata che lo attraversa . In breve su sentiero siamo prima a Novale poi a Olzano e Masse in quaranta minuti . A Masse nei pressi della Chiesa di San Rocco si prende il sentiero alla sua destra che sale lievemente verso la frazione Cure .
La segnaletica e' tanto evidente che e' impossibile perdersi sul tragitto . Prima del borgo si devia a sinistra per salire al Santuario . Seguendo il sentiero ripido attraversando il monumento ai caduti si giunge alla nostra meta ( mt.600 ) .   Purtroppo e' chiusa , ma era previsto .
Di fronte a noi oggi il Guglielmo oggi e' perfettamente visibile  ( 1,45 h ) .
Scendendo a destra del Santuario seguiamo il sentiero a sinistra che indica Peschiera M. , non a destra per Cure . In 15 minuti ritorniamo comunque a Cure e da li in mezz'ora scendiamo su sentiero verso  l'imbarco traghetto . Giunti a Peschiera , attraversata la strada asfaltata scendiamo la lunga e pittoresca scalinata che termina al Porto . 
Ora seguiremo la strada asfaltata fino alla fine . Non per questo la gita' sara meno interessante . Transiteremo nelle stupende frazioni di Sensole e Menzino , dove con una breve deviazione e destra visiteremo la Rocca Martinengo . Dietro il Castello c'e' una verde zona attrezzata dove ci si puo' fermare per un picnic .

Proseguiamo , ritornando a Menzino , per Sinchignano  poi  Siviano  , che si affacciano sulla sponda bergamasca . Nonostante il tratto asfaltato siamo in luoghi dove il traffico e' tanto limitato che non ci disturba affatto.

Ultimo strappo ammirando sullo sfondo l'isola di Loreto e siamo di ritorno a Carzano.
La giornata ci ha aiutato sicuramente , ma che bel giro ! 


PARTENZA :CARZANO   MT 200
ARRIVO : SANTUARIO MADONNA DELLA CERIOLA  MT.600
GIRO COMPLETO 4,30 /5,00 ORE SOSTE ESCLUSE.
CARTA : VEDI ALLEGATO







CAPOVALLE - PASSO DI VESTA


L'escursione di oggi ci porta nell'entroterra della magnifica Valvestino. Il percorso con partenza da Capovalle raggiungera' il  passo di Vesta , sul confine dell' area wilderness della valle .
Capovalle si raggiunge da Idro , per chi viene da Brescia , o risalendo la statale della Valvestino per chi arriva da Gargnano . Giunti in paese ma rimanendo sulla provinciale si puo' parcheggiare nell'evidente area con WC e zona giochi , da qui dopo un breve tratto su asfalto si scende a destra su sterrato ( vicino al cartello Capovalle ) . Comincia cosi' il nostro sentiero 474 che ci accompagnera' fino al Passo di Vesta .
Dopo un primo tratto in discesa si raggiunge un antico mulino. Si riprende a salire recuperando quota fino a raggiungere il paese di Bollone (mt.822), si attraversa il piccolo paese , 12 residenti , e dopo una visita alla chiesa e una chiacchierata con un arzillo novantenne si prosegue su strada asfaltata fino a riprendere a destra il sentiero .Qui la strada , dapprima sterrata poi nel bosco , sale ripida sino a raggiungere la località Vesta .
La salita mette sicuramente a dura prova la tenuta e la compattezza del gruppo ma nonostante l' elastico si sia allungato si giunge al Passo di Vesta .Qui pausa pranzo , dopo 2,30/3,00 di cammino , mi sembra meritata . Da qui risalendo , in breve tempo , la vicina cima del Carzen si puo' godere di un panorama infinito. Dietro di noi il Monte Baldo con una leggera spolverata di neve , davanti lo Zingla verso sinistra M.Spino , il gruppo del Forametto e il Pizzocolo .

Ritornando a ritroso sullo stesso sentiero dell' andata si devia a sinistra sul 472 , lo avevamo visto salendo , e passando presso il Fienile Gandina in forte discesa si rientra alla base .Certamente le piogge dei giorni passati non ci aiutato, percio' lasciamo il sentiero boschivo 472  nei pressi della strada sterrata e con piu' facilita' raggiungiamo la statale di Capovalle in localita' San Rocco.
Ora su asfalto verso raggiungiamo un breve tempo il parcheggio .
Tempo splendido , ambiente altrettanto splendido , compagnia splendida.
Alla prossima.

PARTENZA CAPOVALLE : MT. 930
ARRIVO P.SSO DI VESTA : MT .1397
GIRO COMPLETO 5,00 ORE 
SENTIERI 474 - 472
CARTA KOMPASS : PARCO ALTO GARDA NR 694.

CASCATE e LAGO DI DASDANA


Bell' itinerario quello che descrivero' adesso , poco conosciuto ma sicuramente interessante .   Purtroppo la giornata nebbiosa e umida non ci ha permesso di godere al massimo dei panorami circostanti. . 
Si parte comunque . Dal Maniva ,  dal piazzale di parcheggio , si scende sulla strada asfaltata in direzione Bagolino . Al primo tornante si entra sullo sterrato che va diretto verso il bosco . In leggera discesa si prosegue fino al primo bivio con freccia rossa , poco evidente , che scende a destra attraversando un terreno . Si rientra nel bosco e si prosegue fino a incrociare il sentiero 421 e  attraverso il bosco si risale fino agli impianti di risalita in localita' Zocchi . 
Attraversata la pista  , attenti ai segnali , si deiva a destra poi subito a sinistra riprendendo il sentiero ancora nel sottobosco .
Proseguendo su un saliscendi si arriva ad un bivio con segnali a terra . Qui si prosegue diritti sul 420 ( non scendere a destra )  anche se i numeri sono un po' da interpretare . Sentiamo in lontananza lo scroscio di un  torrente , che nasce in localita' Cascinello di Zocchi  , ci passiamo sopra e in breve giungiamo alla bella cascata del torrente che scende dal lago Dasdana.
La fotografia non rende il giusto merito , e'  in ambiente con il silenzio governato dal suono delle acque che si puo' provare soddisfazione . Qualcuno passa senza troppa emozione  , forse e' la fame , ed in effetti l'ora e' quella giusta . Lasciato a destra il bivio per il 422 si prosegue su sterrato fino al piccolo lago Dasdana con annessa Baita-Rifugio oggi chiusa . Si risale fino alla vecchia malga Dasdana per la  sosta pranzo e poi in forte salita ancora su sterrato si scollina sulla statale per il Croce Domini . Si prosegue adesso verso sinistra seguendo gli inconfondibili segnali del 3V e si giunge al Dasdanino .
Le nuvole schiacciate sotto di noi ci lasciano una spira di sole , quel che basta per additare le varie cime tutt'attorno .
Ma appena ridiscesi eccoci ancora nel bianco e umido paesaggio che ci ha accompagnato per tutta la giornata.
Nonostante tutto e' sicuramente una passeggiata consigliata a tutti .
P.S. : Al ritorno fermatevi al Rifugio Albergo al Dosso Alto da Rosa e Ettore per una merenda o fetta di torta , merita fidatevi!

PARTENZA : PASSO DEL MANIVA MT.1664
GIRO COMPLETO : 5.30 ORE
CARTA KOMPASS 0106 VALTROMPIA
SENTIERI 421-420-3V.

PER INFO.
ALBERGO DOSSO ALTO
loc Passo Maniva Collio - BRESCIA Italy
Tel 030927642 Fax 030927642

SENTIERO FRANCESCO TROLETTI

Nuovo itinerario in Valcamonica , ci portiamo oggi a Rino una piccola frazione del piccolo Sonico .
Si raggiunge facilmente dalla statale per Ponte di Legno , giunti nella piazza della chiesa di  Rino si sale seguendo Via Valmalga . 
Su questo largo sterrato - cementato ( divieto di transito ) si sale pian piano verso il Rifugio Val Malga , da qui parte il nostro sentiero " Francesco Troletti" .
Il sentiero numero 27 della Resistenza bresciana e' un anello di 2 ore di marcia abbastanza agevole e adatto a tutti . Salendo  appena prima del Rifugio l'evidente cartello tricolore indica il senso di marcia . Dopo le prime case si devia a sinistra entrando nel bosco e in breve si giunge alla località: Boiana dove c’è un maestoso faggio.  Poi manmano transitando da  Gnec de sura- Fontana dei Bo – Sbriser – Casadecla  si giunge al cippo in memoria di Troletti “Partigiano morto per la libertà”. In questo luogo fu' ucciso dai fascisti il giovane attivista che in verita' non fece mai danni e nessuno , purtroppo trovato in possesso di una bomba a mano e una pistola fu per lui fatale .
Superato il triste luogo ove il racconto di una guida del luogo ci lascia senza parole si prosegue fino a raggiungere la strada asfaltata che sale al Punte del Guat ( Malga premassone ) .Noi si devia a destra e all’area pic-nic ci si ferma per il pranzo al sacco   Per tornare al al Rifugio Val Malga  si può attraversare il torrente Remulo oppure più comodamente seguire la strada asfaltata .


PARTENZA : RINO DI SONICO MT.650
GIRO COMPLETO : 5 ORE 
SENTIERO DELLA RESISTENZA NR 27 . "F. TROLETTI "

Per maggiori informazioni :
http://digilander.iol.it/agarda/sentiero27/sentiero.html

SENTIERO DI MONTE PURA

Quello che andrò' a descrivervi  è un sentiero poco conosciuto e frequentato ma di sicuro interesse . Il suo sviluppo e' sulle creste della catena Pura-Tisdel .L'inizio dell'itinerario e' da Cislano , piccolo centro abitato sulla strada per Zone .
Al parcheggio a sinistra dopo la Chiesa , da visitare se aperta , si lascia l'auto e attraversata la statale si imbocca il sentiero che taglia a destra nel bosco ( senza attraversare lo steccato ).
In breve si arriva su asfalto e si prosegue fino al cartello segnaletico che indica il sentiero da seguire : 231. Da qui si comincia a camminare su una stretta traccia che obbliga a proseguire in fila indiana per tutto il tragitto .
Sotto i primi panorami su Zone e Cislano ci obbligano a fermarci per qualche foto .
Il sentiero e' marcato benissimo ma la folta vegetazione qualche volta ci nasconde le tracce. Si prosegue in salita fino al Monte Pura , da qui dopo un passaggio in forte salita in un fitto boschetto si comincia un panoramico , e alquanto esposto , saliscendi . Si punta verso est-sud est  ma al mattino si prosegue quasi sempre in ombra almeno fino alla P.ta Tisdel . Ci aiuta anche lo zigzagare del sentiero che passa le cime dal loro versante nord a quello sud .

Cosi' si prosegue con molta attenzione a non perdere la traccia , i segnali sono frequenti , sono in un paio di punti ho avuto qualche dubbio ma con un po' di calma , ritorniamo semmai sui nostri passi , si riprende la via giusta . D'altronde non essendo molto frequentato la vegetazione cresce e si riprende il proprio spazio.
Passata P.ta Val Fellera senza accorgermi , un po' rimbambito dai saliscendi , si arriva a P.ta Tisdel dove una croce ( a dir il vero un po' misera ) segna il punto piu' alto dell' escursione : MT. 1334.
Da qui' si comincia ad intravedere in basso , molto in basso , la cascina Gasso che terremo come riferimento per la discesa . Raggiunta , qui il sentiero e' rado anche di segnali , la si attraversiamo e puntiamo a destra sul largo sterrato che in 10 minuti ci porta al Rifugio Croce di Marone ( mt.1166 ).
E' un buon punto per un ristoro  magari , avendo intenzione di fermarsi per il pasto , telefonate prima .
Ritornando alla Cascina Gasso si prende lo sterrato che in discesa ci riporterà' a Cislano , ci vorrà' un ora comoda e scendendo sicuramente lo sguardo volgera' a sinistra verso le cime percorse all'andata . Solo da qui' riesco a rendermi conto che non era proprio una passeggiata.
E' importante tenere presente che il sentiero e' valutato EE ( per Escursionisti Esperti ) . Non e' consigliabile se ha piovuto ne tanto meno in caso di neve . Facciamo molta attenzione , non sottovalutiamo i passaggi in quota , occhi sempre sul sentiero abbigliamento e scarpe adatte .

PARTENZA : CISLANO MT 620
ARRIVO : RIFUGIO CROCE DI MARONE : MT 1166
ALTITUDINE MASSIMA : PUNTA TISDEL : MT 1334
TEMPO : ANDATA 3,20 + 1,20 RITORNO.
CARTA KOMPASS VALTROMPIA 0106
SENTIERI : 231 andata -226 ritorno .

info Rifugio Croce di Marone: tel 336-412622 

RIFUGIO Angelino Bozzi mt.2478

Percorso un po' particolare per salire al Bozzi , particolare ma sicuramente entusiasmante per la maestosità' del panorama e la purezza degli ambienti del luogo. Oggi , giornata splendida , si sale dal Passo del Tonale . Il pullman ci lascia poco sotto il vecchio ospizio  , vecchia costruzione che si vede in alto a sinistra salendo da Ponte di Legno ( foto sotto per aiutarvi ) .
Raggiunto lo ospizio si prende alla sua sinistra  lo sterrato che sale , seguendo la seggiovia , fino al ristorante malga Valbiolo a metri 2250 . Alle sue spalle un altro sterrato , sentiero 111 . La  forte pendenza mette perplessità' sul proseguire o fermarsi , ma l'impeto e la competitività' che si crea in questi momenti  indica una solo direzione.
Ed e' cosi' che , non senza sforzo , si prosegue  chi diretto chi a zig-zag  verso il Passo dei contrabbandieri che sembra li' a portata di mano ...sembra..
Dalla malga Valbiolo al passo i cartelli segnano 1,20 ore , con un buon passo ci si può' arrivare .Sopra non ci resta che goderci tutto quello che ci circonda a 360° . Non vi posso descrivere con poche parole quello che solo l'occhio può' vedere . Bisogna esserci ...io c'ero .
Dal Passo ( 2681 mt ) si vede tra l'altro anche il Rifugio Bozzi , il nostro punto di ristoro , si aspetta tutto il gruppo che senza  farsi attendere piu' di tanto giunge velocemente.   Anche la discesa e' veloce e in breve con passo lesto e ancora atletico ( forse per la fame )si giunge al Bozzi .
Il luogo e' testimone di quanto siano stati presidiati questi  monti durante la Prima Guerra Mondiale , qui la nostra gente moriva , se non sotto le  pallottole , di freddo e malattie.
Dopo una breve visita al museo , gentilmente concessa dai ragazzi del rifugio ,  si riparte tutti assieme in direzione Pezzo , seguendo il sentiero nr 2 , dove ci aspetterà'  il Pullman  . 
Lo sterrato della discesa ci porta dapprima a Case di viso , antico e ancora ben conservato agglomerato di case che ci riporta indietro nel tempo almeno di cent'anni . Anche qui come al passo solo l'occhio vi può' descrivere la bellezza del luogo. 
Scendendo fino al parcheggio per le auto , dove a destra si trova un'area picnic , si segue le indicazioni bianco-azzurre per Pirli altra frazione di antiche dimore montane. Il sentiero taglia a mezzacosta la valle di Viso lasciando l'abitato piu' in basso a sinistra .
Superato Pirli si giunge a Pezzo e in breve si raggiunge la statale dove in uno spiazzo con fontana di acqua freschissima ci aspetta il pullman .
Consiglio in caso non vi sentiste sicuri sul  tratto di sentiero Viso- Pezzo , non molto segnato , di scendere sulla statale che vi portera' alla meta comunque.
Ovviamente avendo l'auto bisogna ogganizzarsi al mattino lasciando qui' un auto che faccia da navetta Pezzo- Tonale.
Dimenticavo vi saluta la marmotta.

PARTENZA : PASSO DEL TONALE MT.1880  
ARRIVO : PEZZO MT.1565
ALTITUDINE MASSIMA : PASSO DEI CONTRABBANDIERI MT.2681
TEMPO TOTALE ORE : 6,00 SOSTE ESCLUSE.







NICCHIA DI SAN GLISENTE

Oggi la nostra meta e' il Bivacco Marino Bassi a quota 1957 mt. nell’alta Val di Fra  Il Bivacco si trova a a 10 - 15 minuti  dalla  Nicchia di San Glisente dove , dicono i racconti locali , e' stato temporaneamente deposto il corpo del santo dopo la sua morte .

Si parte dal Plan di  Montecampione (m.1745) la parte piu' alta dei vari accumuli di cemento che fanno da cornice agli impianti di risalita. Le varie strutture marroni , ormai fatiscenti , sono la prova dello scempio edilizio degli anni passati . Partiamo comunque per i nostri sentieri verso la strada che fiancheggia gli impianti della seggiovia (a sinistra ) seguendo il sentiero Cai che indica 2.45 h. per il Bivacco .
Sulla nostra destra ben visibile il Monte Muffetto , la sua cima si raggiunge dal Plan seguendo la variante alta del 3V . Potrebbe essere una bella variante visto che il sentiero di discesa si collega con il nostro piu' avanti.
Ma andiamo avanti sul nostro , si sale fino alla Stanga del Bassinale e si continua per la stessa strada sterrata in discesa fino ad una sbarra aperta la si supera e  si raggiunge , sempre in discesa attraverso la Val Grigna  , il Centro Faunistico Rosello di Sopra a mt.1705 .
Superato il centro , dove ( se aperto ) si puo' mangiare bere e dormire , si devia a destra su un sentiero , che ora diventa piu'  ridotto , e lo si percorre fino a raggiungere Malga Rosellino (mt.1876) .
Raggiunta la Malga si prosegue verso sinistra seguendo il sentiero in salita . Verso il basso si scorgono altri segnali , non seguiamo  quelli  ma proseguiamo un salita fino ad' una bocchetta da dove si vede gia' il bivacco Marino Bassi a quota 1957 mt . Dopo lo scollinamento lo si raggiunge .
Oggi una simpatica compagnia di giovani gitanti anima con la sua presenza l'ambiente esterno al  bivacco , che solitamente non e' cosi' vivace.
Si preferisce ( non tutti ) proseguire ancora per 10 -15 minuti fino a raggiungere la Nicchia del Santo.
Qui regna la pace , il forte vento e la temperarura un po' piu bassa non ci fanno paura percio' ci fermiamo per il pasto .

Il percorso per il ritorno e' il medesimo , non per questo diventera' banale , ricordiamo che dall'alpe Rossello ci aspetta un' oretta di salita percio' calma.....

per info sul Centro Faunistico Rosello 329/1812542.

PARTENZA : PLAN DI MONTECAMPIONE .1800 mt
ARRIVO :  NICCHIA DI SAN GLISENTE 2001 MT.
TEMPO 3,00 ORE ANDATA + 2,45 RITORNO .
CARTA KOMPASS VALTROMPIA 0106
SENTIERO 3 V-VARIANTE BASSA





BIVACCO GRAZZINI E DINTORNI

Un bel giro , veramente un bel giro.. Aiutati dal tempo che quest'anno e' stato un po' maligno.
Come punto di partenza , per chi e' pratico dei posti , e' la variante alta del 3V che sale al M.Colombine .
Ma mi spiego meglio : salire la Val Trompia fino al Maniva , da qui seguire le indicazioni per il Crocedomini , dopo L'albergo Bonardi proseguire per 4 km fino ad uno slargo su un tornante ( Pian delle Baste ) dove. si puo' parcheggiare.Da qui' si risale a piedi la statale fino all'altra curva , sulla sulla dorsale sinistra non si puo' non vedere i cartelli del 3V che indicano la variante alta per il M.Colombine 2214 mt .
La prima salita e' mette subito alla prova sia l'equilibrio che la  preparazione , si prende quota seguendo sempre i segnali del 3V e in un'ora si giunge un vetta, che e' la piu' alta della Val Trompia.
Dopo varie foto e considerazioni sulla bellezza del panorama che ci circonda si  prosegue in forte discesa . Ignoriamo un primo bivio per il Grazzini e proseguiamo fino al Goletto di Cludona , qui i cartelli a destra indicano il Bivacco . Ancora in discesa , vista mozzafiato in meno di 20 minuti arriviamo al punto di ristoro che ci eravamo prefissati.
Il bivacco Grazzini , ex malga Craparo alto, e' sempre aperto , tenuto dal CAI Collio e'  in ottime condizioni , pulito e ordinato. 
Dopo poco seguiamo a destra del bivacco le indicazioni per i laghi di Ravènola sentiero 357 CAI , in discesa transitiamo dalla malga Capraro di sotto, erano due ma ormai una e' solo un'ammasso di pietre , e deviando a destra su uno stretto sentiero in discesa poi salita giungiamo all'altra malga ; Ravenola Vaga .
Da qui' si risale , su sterrato ben marcato,  al lago piu' grande e aggirandolo sulla sinistra sempre in forte salita si prosegue , guardando in basso  si vede l'altro lago piu' piccolo , ma non scenderemo a visitarlo , si risale ancora fino alla statale . Da qui' andando a destra raggiungiamo l'auto .

Come detto all'inizio una passeggiata che merita , un saliscendi che ci fa' prender fiato , un panorama a 360° che ci aiuta a conoscere i nostri monti , le nostre valli.


PARTENZA : VARIANTE ALTA 3V  PER MONTE COLOMBINE MT.2191
ARRIVO : BIVACCO GRAZZINI MT.2021 
GIRO COMPLETO: ORE 3,50 SOSTE ESCLUSE
CARTA KOMPASS 103 LE TRE VALLI BRESCIANE














LAGHETTI DI MIGNOLO


Nonostante il Luglio ormai inoltrato ci troviamo a lottare ancora con un tempo incerto e tiranno.
Il percorso di oggi e' abbastanza impegnativo , il discreto dislivello e la lunghezza del cammino mette a dura prova le gambe dei gitanti . Ma partiamo senza preoccuparci del poi , come sempre.
Si arriva in zona Val Dorizzo , dove inizia il sentiero , seguendo le indicazioni da Bagolino per il Gaver . Giunti in zona dopo la chiesetta , parcheggiare e puntare a sinistra verso la Val Sanguinera dove una serie di cartelli indicano anche la nostra meta. Si comincia a salire in discreta pendenza , prima su asfalto poi su cemento , seguendo le indicazioni per il sentiero 424 e 431 .
Non curandoci dei due bivi a destra per  il Monte Misa e a sinistra per il 418 proseguiamo diritti fino alla malga Rondenino basso ( mt 1634 ). Dopo un ponte in legno si entra in un boschetto , sulla sinistra troviamo il bivio che indica il sentiero 415 " diretto ", sara' la nostra via del ritorno .
Superato un torrente e si riprende a salire fino alla ormai fatiscente malga Mignolo a quota 1829 . Sulla sinistra abbiamo il monte omonimo che aggireremo e sullo sfondo  l'altra malga , o quello che ne resta , detta malga Mignolino . Superata questa , sterzando decisamente a sinistra ci si porta , dopo un ulteriore strappo ,  al primo laghetto .
Meritatissima pausa pranzo alla malga o arroccati sui massi in riva al lago . Poi puntando verso il basso si intravede il sentiero che porta  all' altro un centinaio di metri sotto.
A questo punto ,come spesso capita , ci si rilassa pensando che ormai la parte piu' impegnativa e' alle spalle .
E invece , la discesa ripida e qualche goccia di pioggia ci rende il tragitto impervio e il sentiero scivoloso .
Dopo la malga del laghetto basso si punta a sinistra facendo attenzione a un ometto e un segno su un masso in basso . Attraverso il piccolo e malconcio sentiero 415 che scende la Valle di Mignolo .  Un guado non proprio banale ricompatta il gruppo e sfodera atletismi impensati dopo tante ore di cammino . 
A breve si giunge al bivio visto al mattino .... ed ecco che  "sentiero diretto" prende il suo giusto significato.
Da qui tutto piu' semplice attraverso la via dell'andata . 
Percorso non da sottovalutare per il dislivello sia in salita che in discesa ma comunque spettacolare per l'ambiente circostante : garantito.

PARTENZA :VAL DORIZZO 1185
ARRIVO  : LAGHI DI MIGNOLO 1990
GIRO COMPLETO ( SOSTE ESCLUSE ) ORE 6,00.
CARTA KOMPASS 103 LE TRE VALLI BRESCIANE.
SENTIERI 424-431-415



MALGHE AGOLO e PRESEL


I sentieri di oggi fanno parte della ragnatela di vie che si incrociano e tra il Lago d'Iseo e il Guglielmo  .
Siamo con il C.A.I. , giornata nebbiosa con qualche schiarita , la neve comincia a lasciasi andare nonostante ieri sia nevicato in zona.

Da centro di Zone si sale alla chiesa di S.Giovanni Battista  e seguendo via Monte Guglielmo si prende il sentiero per la Val Vandul.  Oltrepassato il ponte sul torrente Bagnadore si tiene la sinistra (segnavia 228)
transitando prima per  Osone Sotto e Osone Sopra poi per la cascina Bombolone (m.1020) .
Ad un certo punto a destra le indicazioni indicano il sentiero 234 per Presel , si potra' utilizzare nel caso si volesse accorciare il tragitto del ritorno.
Dopo un' oretta di cammino (scarsa) si giunge  alla Malga Aguina la fitta nebbia rende impossibile la vista delle Orobie , peccato . Si prosegue per una stradina in salita (segnavia 207) che ci porta ad un caratteristico gruppo di faggi, le cosiddette “13 piante “, poste in cima al Monte Agolo (m.1377).
Qui incrociamo il “Sentiero dell'uccellatore”, che proviene dalla Val Palot  e prosegue fino ad Inzino.Con una " leggera" discesa si giunge alla prima meta di oggi  : Malga Agolo da dove dopo una sosta , palle di neve a go-go , ricompattato il gruppo si riparte per la Malga Presel. Pausa pranzo ai prati della Culma dove il sole esce per un attimo , quel che basta per non mangiare al gelo.
Si passa, non senza complicazioni , tra alberi abbattuti attraverso la splendida paghera di Tress e per una ripida discesa si giunge alla base della bellissima parete sud di Corna Frere, quindi alla strada della Colma di Marone (segnavia 226) lungo la quale si scende  fino alla statale . 

Una breve risalita ( il nostro pullman ci attende invece a Cislano ) e ci riportiamo a Zone. Nonostante il tempo non proprio primaverile , un po' instabile e' stata comunque una piacevole giornata , alla prossima .

PARTENZA : ZONE 
SENTIERI 228 - 207 -230 - 226.
GIRO COMPLETO 6,00 ORE SOSTE ESCLUSE.
SENTIERI 228-207-230-226







BASSA VIA DEL GARDA 1° TAPPA

La Bassa Via del Garda o sentiero Montagnoli e' suddiviso in 4 tappe per la sua lunghezza.
Non conosco le altre tappe , da fare sicuramente , ma la prima vale lo sforzo.
Solitamente si parte da Salo' ma per evitare la salita iniziale che dal paese porta alla chiesa di  S.Bartolomeo oggi  faremo  il percorso a rovescio cioè' Gaino-Salo'.
Per arrivare a Gaino si segue la gardesana fino a Toscolano e all'altezza del ponte si sale a sinistra fino al piccolo abitato ubicato sotto il Monte Castello .
Attraversato il paese si seguono i cartelli per la Valle delle Cartiere e il sentiero nr 19 . Il primo tratto in discesa ci porta in Valle e seguendo il corso del torrente attraversiamo quello che resta dell' antica arte della cartiera .
L'unica pecca sul tragitto e' che i cartelli segnaletici della B.V.G indicano il senso di marcia da Salo' a Gaino ( !!? ). Dopo un breve tragitto costeggiando  fatiscenti strutture risaliamo verso Sanico sul sentiero 18 e su strada cementata attraversiamo la statale  in direzione Rosei.
Sempre sul 18 dopo un bel tratto in sottobosco  , e poi attraverso uliveti e pianori , raggiungiamo il pittoresco abitato di Bezzuglio .
Superato il paese si arriva su un tratto di statale ( strada della calma ), si segue le  indicazioni Supiane- S.Michele.
Arrivati dopo 3 ore di marcia a S.Michele mi sembra meritata una sosta pranzo , in paese oltre al negozio panificio-alimentari e' consigliato il Ristorante Pieroli'.
Il sentiero adesso diventa il 17 su via delle fontane ( attenzione al suo imbocco , chiedere ! ) in direzione Serniga . Dopo un buon tratto in salita si giunge alla Chiesa di S.Bernardo ( foto ).
Attraversata Serniga dopo un'ennesima salita giungiamo , attraversato  un bel pianoro , a S. Bartolomeo dove qualche traccia di neve ci ricorda che e' inverno . Cinquanta metri prima  della chiesa sulla sinistra abbiamo  intravisto in sentiero che seguiremo per scendere a Salo' ( 1,00 ora).
La discesa adesso e' ripida , facciamo attenzione sia al sentiero che ai cartelli .
Dopo aver oltrepassato un cancello seguiamo sempre il 17 per Salo' Carmine e abbandoniamo il 16 per buttarci nell'ultima discesa  fino alla strada asfaltata . Qui risaliamo per un primo tratto a sinistra e dopo un sottopasso scendiamo fino alla statale che oltrepassiamo . Ancora discesa , siamo gia' in paese e in breve ci troviamo in Piazza Carmine .
Sicuramente da fare con due auto , la prima si lascia a Salo' la seconda .....ma ci arrivate da soli dai !
Gran bel percorso Gaino-Salo' 20 km .

utile e ben gestito il sito : http://www.valledellecartiere.it/

PARTENZA : GAINO
ARRIVO : SALO'
SENTIERI 19-18-17 ( B.V.G.)
PERCORSO 6,00 ORE ( SOSTE ESCLUSE )
SENTIERI B.V.G.19-18-17



Via Val di Sur, 11, Gardone Riviera Brescia
0365 21424 



SE AVETE DOMANDE , COMMENTI e SUGGERIMENTI .... SCRIVETE A : plipreri@gmail.com

Visualizzazioni totali

Passione Trekking

AgriturismoSanFaustino

Post più popolari